La prima ed importantissima regola per limitare la presenza di erbe infestanti nel tappeto erboso è quella di mantenerlo ben fitto in modo che non ci siano spazi disponibili. Quindi una manutenzione corretta e costante è di grande aiuto. Sono importantissime le rasature frequenti e le irrigazioni quando servono. Anche una corretta nutrizione è essenziale per favorire le specie migliori che rispondono prontamente all’apporto di concime a differenza delle infestanti che, un po’ selvagge, ne traggono poco beneficio.
E’ possibile comunque che qualche infestante riesca ad infilarsi nel tappeto erboso e, di volta in volta, è possibile intervenire chimicamente valutando che prodotto usare in base alla specie da combattere. Qui sotto trovate le indicazioni adatte alle infestazioni più comuni.
Nei piccoli giardini sconsigliamo però l’impiego di diserbanti, difficili da distribuire in modo uniforme con pompe a spalla o attrezzature simili. Quasi sempre è meno rischioso per il tappeto erboso e le altre piante oltre che più semplice e veloce estirpare a mano le erbacce che di volta in volta si presentano.
INFESTANTI A FOGLIA LARGA
Le malerbe dette “a foglia larga” sono quelle che appartengono a famiglie diverse dalle erbe fini dei prati (Graminacee). Esistono molti diserbanti efficaci contro di esse e selettivi verso le specie da tappeto erboso. Il periodo migliore per usarli va da metà aprile a metà giugno, con un’eventuale ripetizione in settembre, ma possono essere impiegati anche in altri periodi.
I principi attivi che compongono questo tipo di diserbanti sono moltissimi. I più comuni contengono dicamba e mecoprop (o MCPP).
Occorre fare attenzione a non distribuirli in giornate di vento e a stare a una certa distanza da cespugli, aiuole e fiori perché potenzialmente tossici per tutte le piante che non appartengono alla famiglia delle Graminacee. Inutile dire che l’uniformità di distribuzione è essenziale per evitare tossicità al prato.
GRAMINACEE ANNUALI O PABBIO
Nella tarda primavera nel prato cominciano a spuntare le infestanti Graminacee annuali chiamate nel loro complesso “pabbio” o “pabio”. Le specie principali sono generalmente setaria, digitaria, giavone ed eleusine.
Queste infestanti appartengono alla stessa famiglia delle erbe che formano il prato e perciò sono abbastanza difficili da combattere senza danneggiare le specie migliori. Sono dannose poiché formano dei cespi piuttosto grossi e, morendo alla prima gelata invernale, lasciano dei vuoti nella continuità del prato.
Un metodo possibile è usare un diserbante “antigerminello” a base di pendimetalin, vale a dire un prodotto che uccide le piante al momento della germinazione dei semi.
Un diserbante di questo tipo deve essere dato in via preventiva, prima che le infestanti siano presenti. Con una distribuzione a fine aprile-inizio maggio ed un’altra quaranta giorni dopo è possibile coprire tutto il periodo di nascita del pabbio che va di solito da maggio ad agosto.
Ricerche dell’università di Padova illustrateci dalla dott.sa Masin ci dicono che è possibile utilizzare dei segnali indicatori per prevedere il periodo di germinazione delle principali specie di Graminacee annuali. L’inizio della germinazione della setaria coincide con la fine della fioritura della forsizia; la digitaria è lievemente più tardiva e comincia a germinare in coincidenza della piena fioritura del lillà (Syringa vulgaris). Per ultima eleusine, che germina al termine della fioritura del lillà.
Per combattere il pabbio già presente nel tappeto erboso ci sono prodotti a base di fenoxaprop p-etile (disponibile in formulati PFnPO per uso non professionale e quindi in vendita anche a chi non ha il “patentino fitofarmaci”). L’efficacia di questo principio attivo è apprezzabile soprattutto su infestanti giovani e cala man mano che il pabbio va a formare un cespo.
ATTENZIONE: la commercializzazione e l’impiego dei prodotti fitosanitari sono soggette a normative in continuo e rapido cambiamento. Per ricerche e verifiche di etichetta, valida anche per prodotti di uso hobbistico in libera vendita (PFnPO per piante ornamentali, PFnPE per piante edibili), consigliamo la consultazione